Quantcast
Channel: Ibrid@menti » immaginario
Viewing all articles
Browse latest Browse all 2

L’avatar ha il suo corpo che il Corpo non comprende [sull'inconscio elettrico]

$
0
0

Sono allettato dalla possibilità di un’Antropologia Teatrale in Ambiente Digitale (ATAD). A questo aspira il mio Corpo Temporale. L’organico è ridotto a due mani. Già è tanto, di questi tempi. Il mio Corpo Temporale come un corpo docente ridotto all’osso. Allo stesso tempo il mio avatar bramerebbe un avanzamento di carriera: è stufo della sua semplice posizione di nick e pretende di passare al ruolo di s-oggetto. Non ha tutti i torti. Attualmente il mio avatar si limita ad apporre la firma ai commenti per certificare il passaggio del mio flusso intenso (tranquilli… tutto a suo tempo, vi spiegherò in seguito il significato di flusso intenso. Ammesso che si tratti di significante e non di significato). Il suo desiderio, del tutto legittimo, è di assumere un corpo e un inconscio, elettrico ovviamente. Sì, capisco. O meglio, percepisco che non sia proprio così ovvio e lampante il concetto di inconscio elettrico. D’altra parte non potrei spiegare con le parole cosa significa inconscio elettrico. Non sarebbe più inconscio. E poi scusate: ma voi me lo sapreste spiegare cos’è il vostro inconscio? No, non dico l’inconscio della psicoanalisi, quello da manuale, troppo facile. Dico: il vostro inconscio. Se avreste parole adatte e precise per spiegare l’in-spiegabile, allora state spiegando qualcos’altro, non l’inspiegabile. Ma torniamo al mio avatar che preme per diventare s-oggetto ed acquisire un inconscio elettrico. Non credo che le sue pretese si limiterebbero a questo. Il mio Corpo Temporale è sicuro che dopo l’avanzamento di ruolo, l’avatar s-oggetto, come un novello Colombo, pianterà anche la bandiera e battezzerà un nuovo territorio: la Metafisica del Virtuale (MdV). Dopodiché inizierà, sempre stando alle congetture del mio Corpo Temporale, l’era del Postdigitale. Tra l’incudine e il martello. Scilla e Cariddi. Mi trovo in questa situazione imbarazzante. Sicché ho rassicurato il mio Corpo che, anche nell’eventualità che ciò possa accadere, il nuovo territorio non sarebbe altro che un nuovo linguaggio. Il linguaggio è la casa dell’Essere, come diceva il filosofo Heidegger. Il mio Corpo Temporale non ha ancora afferrato che per comprendere le ragioni del mio avatar, deve mettere da parte i suoi pregiudizi analogocentrici. Non so se ci potrà mai essere un reale confronto tra il mio avatar e il mio Corpo Temporale. D’altronde, riprendendo e mutando la massima di Pascal, l’avatar ha il suo corpo che il Corpo non comprende.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 2

Latest Images

Trending Articles